24 settembre 2022 – Quarto Capitolo Generale del Monastero Wi-Fi

di Costanza Miriano

Stavamo aspettando il momento opportuno, quello in cui avremmo potuto dare tutti i dettagli, ma siccome manca sempre un pezzo, intanto abbiamo deciso di aprire le iscrizioni per il prossimo Capitolo Generale del Monastero wi-fi, perché oggi è Santa Maria Ausiliatrice, e si sa che siamo sempre in cerca di raccomandazioni (chi meglio di quell’intrallazzona?).

Allora, innanzitutto possiamo annunciare che il Capitolo sarà di nuovo a San Pietro, e abbiamo il cuore pieno di gratitudine verso la Chiesa che è madre, e il Papa che ci regala di nuovo questa gioia. La data invece è cambiata: ci vedremo sabato 24 settembre, e non il 15 ottobre come avevamo annunciato. Ci hanno detto di scansarci perché il Papa incontra CL il 15, e visto che è casa sua mi sa che ha la precedenza. E siccome tutto concorre al bene, pensiamo che possa essere una data migliore, sa Lui perché (forse perché non saranno riprese le restrizioni? Speriamo!).

Il tema del Quarto Capitolo Generale del Monastero wifi sarà la CONFESSIONE, dopo quello introduttivo, e quelli sulla Parola di Dio e la preghiera. Ci aiuteranno a riflettere su cosa è il peccato, cosa è la confessione, quale effetto ha sulla nostra anima, come confessarsi (tipo: non elencare i peccati di tua moglie ma i tuoi, essere precisi, non fare psicoterapia) e come fare l’esame di coscienza, come usarla in un cammino di conversione, cosa è la confessione generale, come agisce la grazia di Dio quando si consegnano i peccati: un potenziale da bomba atomica, su cui non avevo mai ragionato abbastanza, un’arma potentissima che sempre più spesso si dimentica di usare.

Sarà possibile confessarsi, speriamo grazie a tanti sacerdoti presenti.

Stiamo ancora definendo i temi e decidendo a chi assegnare le rispettive gatte da pelare, ma posso dire che il nostro don Pierangelo Pedretti – che ci accompagna dall’inizio – ci sarà, e così padre Maurizio Botta. La messa verrà celebrata da don Fabio Rosini, e siamo riusciti a intercettare don Luigi Maria Epicoco tra un impegno e l’altro, mentre finalmente questa volta ce la farà a essere presente padre Serafino Tognetti, che l’altra volta aveva dovuto dire di no, con don Giulio Maspero. Credo che manchi ancora una persona ma forse prima di annunciarlo dovrei dirlo a lui, quindi ve lo faremo sapere a breve.

Questo è il modulo, preparato dalla consorella Laura Daretti Gallese (come i supereroi della Justice League, ognuna di noi ha dei superpoteri: lei è la multimamma tecnologica; la regina dell’organizzazione, ormai lo sapete, è MonicaMarinilabiondadelmonastero, che è tutta una parola). Vi chiediamo di iscrivervi appena possibile, perché se saremo troppi magari allarghiamo la Basilica, se saremo troppo pochi invece, che ne so, ci vediamo a casa mia… Insomma abbiamo bisogno di organizzarci.

A breve vi faremo avere il programma dettagliato, avremo una riunione organizzativa il 13 giugno (sempre per cercare raccomandazioni: Sant’Antonio e la serva di Dio Chiara Corbella Petrillo).

Come sempre l’iscrizione è rigorosamente gratuita, l’unica cosa che vi chiediamo è di portare con voi qualcuno (san Pietro è grande e casomai l’allarghiamo), qualcuno che sapete che ha bisogno di una carezza speciale, una ricarica, una parola ispirata dallo Spirito, o – nel caso di questo capitolo sulla confessione – di fare delle pulizie di Pasqua del cuore. Convincetelo, custoditelo, stategli dietro. Magari gli date una mano a pagare il biglietto. Stanatelo da casa: ci sono un sacco di grazie spirituali da ottenere, grazie che non vengono richieste. Sempre più leggendo il tempo che ci è stato dato di vivere, mi sembra chiaro che siamo in un momento speciale, in cui ci è chiesto di approfondire la nostra fede nel silenzio, e nella stanza interiore, dove il Signore ci aspetta per un incontro personale. Ma chi ha questa grazia, è chiamato a condividerla con i fratelli, a portare qualcuno con sé

 

Addendum:

Per chi non sapesse di cosa si tratta, un brevissimo riassunto delle puntate precedenti. Questa strana avventura è nata da un gruppo di amiche che desideravano condividere la fede con qualche momento vissuto in comune. Nessuna di noi aveva una comunità forte di riferimento, tutte ci barcameniamo tra le mille cose da fare, infilando messe e pezzi di rosari nel traffico e lodi alle tre del pomeriggio eccetera. Ci siamo date appuntamento per fare a Roma una giornata di ricarica per le persone che cercano di vivere secondo una regola monacale (ma molto elastica, ovviamente, da adattare all’uscita di scuola dei figli, la riunione di condominio e le scadenze di lavoro). Volevamo condividere una messa, un rosario, ascoltare qualche parola buona. Era il 2018. Abbiamo organizzato questa giornata che abbiamo chiamato capitolo generale del monastero wifi – siamo wifi perché abitiamo in città lontane, e perché ognuna di noi deve stare dietro alla propria vita, ma ci sentiamo comunque uniti con tanti monaci come noi – e, dopo averlo scritto su questo blog, ci siamo trovati iscritti in oltre duemila. Abbiamo chiesto di poterci vedere alla Basilica di san Giovanni in Laterano perché era l’unica che ci potesse contenere. Da lì è nata l’idea di vederci una volta all’anno, dando un tema a ciascuna giornata. I cinque pilastri del nostro monastero, come cerco di spiegare nel mio libro Si salvi chi vuole da cui è nato il Monastero, sono Ascolto della Parola di Dio, preghiera, confessione, eucaristia, digiuno. Il secondo incontro si è svolto nella Basilica di San Paolo, il terzo a San Pietro. Per il quarto, non essendo possibile un ulteriore upgrade (a meno di vederci tutti nella Gerusalemme celeste), sembra che ci troveremo di nuovo a San Pietro. Da questa avventura sono nate tante realtà locali, cioè persone che si incontrano per pregare insieme, e anche una stupenda rete di solidarietà che ci ha permesso di aiutare tante persone durante il periodo del Covid. Sono nati tantissimi altri frutti di amicizie, relazioni, conversioni, pezzetti di cammino condivisi. Nessuno di noi vuole fondare niente, ma solo essere sempre più dentro la Chiesa, volendole bene, cercando di creare comunione, e di conoscere e far fruttare le ricchezze che già ci sono: infatti le voci dei sacerdoti che vengono ad aiutarci a camminare provengono da tutte le realtà e le sensibilità della Chiesa. Nessuno di noi vuole essere leader, infatti anche coloro che lavorano dietro le quinte per organizzare queste giornate stanno appunto dietro le quinte: non facciamo discorsi e non vogliamo guidare niente, solo chiamare le persone perché vengano come noi a dissetarsi.

 

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