A Villa Borghese per un Rosario

di Costanza Miriano

Purtroppo sono piena di amici iperattivi, ma ogni tanto me ne dimentico, per cui delle volte dico dei sì alla leggera, e poi mi trovo invischiata in cose folli. Tipo quando Monica nell’estate 2018 mi propose di vederci con un po’ di amiche per una giornata di preghiera, e io, mentre pensavo di preparare una crostata per una decina di persone da invitare a casa, mi sono ritrovata con 2200 “confratelli wifi” a San Giovanni in Laterano.

Così, quando qualche giorno fa Pierluigi Bartolomei mi ha proposto di andare a dire un rosario insieme davanti a un’edicola con una statua della Madonna a Villa Borghese, ho detto un sì distratto, pensando che saremmo stati in quattro (lui con la moglie, io con mio marito). Invece piano piano mi sono resa conto che lui stava pensando in grande (e sì che lo conosco, ormai dovrei saperlo): da meraviglioso padre ed educatore quale è, preoccupato per questo momento, difficile per tutti ma soprattutto per i ragazzi, ha scelto proprio il luogo dove negli ultimi tempi gli adolescenti romani hanno scatenato diverse risse, il Pincio, per provare a proporre qualcosa di veramente ribelle e radicale. La preghiera.

Poi ha cominciato a invitare a destra e a manca, tanto che alla fine abbiamo avvisato anche le autorità e abbiamo cominciato a pensare di spostare la Madonnina in mezzo al prato, in modo che stiamo tutti ben distanziati, qualunque sia il numero che raggiungeremo.

Insomma da lunedì 3 maggio ore 18,30, a villa Borghese davanti la fontana di Esculapio (Viale George Washington) a 100 metri da piazzale Flaminio, (Metro Flaminio) recitiamo il Santo Rosario. E così tutti i lunedì del mese.

Anche noi del monastero wi-fi romano abbiamo pensato di unirci, e siccome il prossimo incontro al Battistero sarebbe stato guidato da don Pierluca Bancale, sarà affidata a lui la guida del rosario, con brevi meditazioni. Solo che anche don Pierluca, come Pierluigi, è un uomo pratico e abituato a organizzare le cose (è anche cappellano militare della Brigata Granatieri di Sardegna), così la cosa è diventata una roba seria: avremo le chitarre, i canti, soprattutto dei confessori sparsi sui prati per chi volesse approfittare, amplificazione e insomma tutto quello che serve per essere un bel segno per tutta la città, e magari far venire la voglia di unirsi a qualcuno che dovesse passare e vederci fare una cosa tanto trasgressiva. Siete tutti invitati, e vi chiediamo di aiutarci a spargere la voce.

Pierluigi ne parlerà anche con il Cardinal Comastri la mattina del lunedì su tv2000 (che manderà anche una troupe a riprendere la preghiera), nella speranza di risvegliare un po’ il cuore dei romani. Siamo in piena comunione con l’iniziativa lanciata dal Papa per una grande catena di rosari da pregare per tutto il mese di maggio (ma Pierluigi me ne aveva parlato prima di Francesco!). Una preghiera spesso considerata da bigotti, e invece per me uno strumento molto efficace per pulire la testa dai pensieri inutili, emotivi, quelli disordinati e a getto continuo. Il rosario prepara il cuore all’incontro con Dio, fa ordine, pulisce il desktop… Come ha detto il Papa lanciando la proposta per tutto il mese di maggio, non dobbiamo disprezzarla in quanto preghiera vocale e ripetitiva, perché la voce ci aiuta a portare la mente dove deve andare, verso Dio. (Poi c’è la versione remix dell’Ave Maria, quella quando guido, tipo “prega per noi anvedi sto cretino che non fa lo stop”, ancora in attesa di approvazione ecclesiastica. Per ora ci atteniamo alle formule originarie).