Consigli non richiesti di un (non più) giovane cattolico che sente attrazione per lo stesso sesso.

Riceviamo da un amico cattolico che sente attrazione per lo stesso sesso.

Sono un ragazzo invecchiato che prova attrazione per lo stesso sesso. Credo fermamente nella bontà dell’insegnamento della Chiesa Cattolica sull’omosessualità anche se a volte fatico un po’ a far diventare il Vangelo di Gesù vita quotidiana. Così ho provato a buttar giù dei consigli per me e per gli amici che mi vogliono aiutare, nella speranza che possano essere utili per chi si trova nella mia stessa situazione. Sono un uomo che prova attrazioni per lo stesso sesso, voglio vivere seguendo il Vangelo di Gesù, come posso aiutarmi?

1) Sorridi. Ti piacciono gli uomini, mica sei morto
2) Prega. La preghiera aiuta a mantenere un rapporto realistico e grato con la realtà, e aiuta a far crescere un rapporto personale con Dio
3) Esci da te stesso. Quando mi intristisco perché nessuno mi cerca, e non mi sembra di appartenere a niente a nessuno, il miglior antidoto è fare il primo passo, chiamare qualcuno, farsi raccontare come sta, insomma mettere l’altro in primo piano. Più passi faccio per rompere l’isolamente meglio sto
4) Fatti aiutare. Fare un percorso psicologico e/o trovare un gruppo di sostegno sono state tra le scelte migliori della mia vita.
5) Coltiva relazioni intime. Avere relazioni in cui farmi vedere per quello che sono senza vergogna, fallimenti compresi, è come toccare il lembo del mantello di Cristo.
6) Fai volontariato, unisciti ad un movimento/gruppo/associazione. Il fare e la gratuità sono il miglior antidoto all’autocommiserazione, provato sulla mia pelle.
7) Fai sport: da solo o ancora meglio in gruppo, l’autostima aumenta.

Ho un amico che prova attrazioni per lo stesso sesso che vuole vivere seguendo il Vangelo, cosa posso fare per condividere con lui il suo percorso?

1) Meno piazza, più relazioni. Meno manifestazioni contro i matrimoni gay (ma non smette di farle!), meno pipponi su carità e misericordia, più attenzione verso le persone omosessuali che conoscete. Promesse di vicinanza di militanti profamily che poi cadono nel vuoto o in atteggiamenti ostili fanno sempre male.
2) Prega per lui e con lui. “Quando duo o tre sono riuniti nel mio nome” non è una frase messa lì a caso e ho potuto toccarne con mano gli effetti. Poi se coinvolgete la Madre del Signore nella vostra amicizia di sicuro Lei trascinerà con sè Suo Figlio.
3) Non avere paura di mostrare le tue fragilità. Gli amici che si sono mostrati a me nella loro fragilità mi hanno permesso di combattere la tentazione di pensare di essere l’unico sfigato al mondo, e di trasformare le ferite in feritoie in cui passa l’Amore di Dio.
4) PER GLI AMICI MASCHI: Coinvolgilo in attività sportive di squadra stando attento alle sue paure, non giocare a fare il macho, introducilo in un gruppo di amici maschi, invitalo a vedere una partita insieme e a bersi una birretta, presentagli la fidanzata o tua moglie e i tuoi figli. La ferita di essere stato escluso dal mondo maschile è profonda, sedimentata e dolorosa. Solo amicizie di queste genere possono guarirla
5) PER LE AMICHE FEMMINE: Le donne sanno fare la differenza quando ti sostengono, provato sulla mia pelle. Semplicemente non usate gli uomini omosessuali come “migliori amiche” e se potete favorite le amicizie maschili.