DIO C’E’, E’ TRA NOI, E’ FEDELE

Era da poco che frequentavo Assisi e la Chiesa in generale, non facevo parte di gruppi di preghiera, non vengo da una famiglia cattolica, ero completamente fuori da questo mondo.

Ho partecipato al Corso Fidanzati nel 2021 con il mio ragazzo, un corso che mi ha aperto gli occhi, ma sentivo la necessità di approfondire e di vivere qualcosa di più nella mia vita, mi ero stancata di accontentarmi e di bere acqua dalle pozzanghere: volevo bere direttamente dalla sorgente della vita! Una volta tornata a casa ho, però, trovato difficoltà a seguire una linea di fede e preghiera.

Mi è stato proposto il corso NOTTE DI GRAZIE, all’inizio di giugno 2022.

Arrivo ad Assisi presa dai miei impegni, immersa nei miei pensieri per via del lavoro e delle difficoltà di tutti i giorni ma decido di affidarle a Dio e da lì sono partita. Sono stati 3 giorni intensi, dove finalmente ho distrutto la mia armatura e ho aperto il mio cuore a Lui, giorni pieni di gioia, in cui ho conosciuto persone e frati fantastici. Pensando a quei giorni mi viene in mente subito la luce, la luce che è stata data alla mia vita, un nuovo modo di pregare, lodare, ringraziare e soprattutto vedere e prendere le cose diversamente, in una prospettiva inedita.

Mi colpì subito il modo di lodare il Signore per ciò che ci dona, di qualunque cosa si tratti; non era la solita preghiera ma qualcosa di più, proprio quel pizzico di sale che ci voleva nella mia vita. Dopo quei giorni credo davvero che Dio abbia preso tutti i mali della mia vita per farli cooperare al mio bene (cf. Rm 8,28).

Tornare a casa è sempre difficile, perché ad Assisi c’è un’atmosfera unica!

È stata una grazia riuscire a portare questa luce nella vita di tutti i giorni. A proposito accadde che a mio papà, che soffre di problemi alla schiena da tempo, dopo aver fatto una visita medica, venne detto che se non si fosse operato con urgenza avrebbe potuto perdere l’uso delle gambe. Gli diedero una terapia di supporto e lo mandarono a casa. Io non sapevo che fare, mi sentivo impotente, ma l’aver scoperto questo nuovo modo di affrontare ciò che non va secondo i miei piani mi ha aiutato a mettere da parte la reazione che avrei avuto tempo fa e che si sarebbe rivelata inutile: lamentarmi e piangermi addosso.

Così ho iniziato a ringraziare, a lodare, pur non senza fatica. A volte non ero neanche sicura di ciò che facevo, perché quello che stava accadendo mi preoccupava molto, ma decisi di farlo e di fidarmi.

Dopo qualche settimana mio papà fece altre visite, la terapia che doveva solo essere di sollievo ha funzionato, il medico gli disse che i risultati erano buoni e che a quel punto l’intervento poteva essere procrastinato.

Inutile spiegare la gioia che provai dopo questa notizia, che io non potevo non collegare alla grazia della “lode” gratuita imparata ad Assisi.

Dio c’è, è tra noi, è fedele, chiede solo di fidarmi e io ho deciso di farlo.

Giorgia

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