DIO HA FATTO NUOVE TUTTE LE COSE

Sono finito alla Marcia Francescana 2022 in maniera rocambolesca, in un momento particolare della mia vita, come molti miei compagni di cammino. Avevo sentito parlare della marcia nel libro su Chiara Corbella “Siamo nati e non moriremo mai più”, ragazza alla cui storia devo molto. Non sapevo molto su Assisi, non ero mai stato in Porziuncola e non sapevo nulla sulla marcia. Sapevo solo che in occasione della festa del Perdono un gruppo di frati, suore e di giovani si mettono in viaggio, ogni anno, per arrivare alla Porziuncola. Da subito ho sentito nel cuore il grande desiderio di vivere anche io questa esperienza e scoprire se in marcia avrei potuto incontrare altri ragazzi, della mia età, innamorati di Dio come lo era anche Chiara (spoiler: era pieno). Ovviamente, la mia marcia è andata ben al di là di qualsiasi possibile previsione.

I giorni precedenti alla partenza ho iniziato a ricevere qualche dettaglio in più sull’esperienza che stavo per affrontare: il tema per il 2022 sarebbe stato “Infinitamente buono” e la marcia, come ogni anno, avrebbe riguardato l’esperienza del perdono. “Tutto qui?”, pensai. Insomma, ho fatto le elementari dalle suore, anni di catechismo e da qualche anno ho ripreso con serietà il mio cammino di fede… è “tutto qui” quello che dovrà dirmi la marcia? Non vi nascondo che un minimo di delusione sincera c’è stata, seguita però subito dalla convinzione che Dio ha una parola per ognuno di noi e a me chiaramente avrebbe detto qualcos’altro, qualcosa di nuovo.

Capiamoci, non si trattava di sminuire la bellezza del perdono di Dio, e nemmeno mettere in dubbio la Sua infinita bontà. Ma erano cose di cui ero già a conoscenza e di cui giù godevo attraverso la confessione e i sacramenti che già contribuivano alla mia felicità da figlio di Dio.

E infatti, fortunatamente, avevo torto e Dio ha fatto nuove tutte le cose, come al solito.

Quelle parole erano rivolte proprio a me! Ed hanno assunto un significato concreto, le ho potute vivere in prima persona, farne esperienza diretta in marcia: insomma è cambiato tutto, nonostante tutto sia rimasto come era prima. Dio, che si è fatto uomo per noi, che ha assunto un corpo di carne fatto come il nostro, ha mostrato il suo volto nel corso del cammino, e l’ho potuto vedere in prima persona, nei miei compagni marciatori, nei frati e nelle suore, nella confessione. E quel volto mi ha mostrato la Sua dolcezza. Quel volto che perdona, quel volto infinitamente buono, lo fa con la dolcezza che ora abita la mia relazione con Lui, con me stesso e con il mio passato. “La venda ya cayó”, recita una canzone sentita spesso nei giorni di cammino: “la benda ormai è caduta”. È stato proprio così. Arrivare in Porziuncola per me è stato come giungere alla meta di un viaggio lungo 28 anni e poter finalmente festeggiare con i propri fratelli l’infinita bontà di Dio.

Giovanni

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