e Ti vengo a cercare. Sulla nascita di Cristo e l’infanzia delle icone

di Costanza Miriano

Ho conosciuto padre Benedikt, monaco ortodosso del monastero di Decani, in Kosovo, a un incontro che abbiamo tenuto insieme a Verona, con Giovanni Lindo Ferretti, e alla cena che ne è seguita (per loro, perché era a base di bollito di cose terribili tipo lingua e parti strane di animali strani, una cosa da gente di gusto, quindi non per me). L’ho ascoltato parlare e avrei sottoscritto ogni parola che diceva, e avrei continuato per ore (infatti oggi l’ho invitato a cena per fargli tutte le domande stupide che in pubblico non ho osato rivelare). A parte che è un tipo che si sveglia nel cuore della notte per pregare, e che se lo chiami alle dieci di mattina ti dice buon pomeriggio perché va a letto con le galline, ecco a parte questo, non ho visto grandi differenze fra di noi. So che ci sono, e so che nessuno di noi lascerà la propria fede e la propria storia – la Chiesa è mia madre! – ma vi assicuro che non si sentivano proprio.

Ecco una forma buona di ecumenismo: incontrare le persone, ascoltare cosa pensano e come cercano Gesù, guardare a quello e al loro cuore, prima che alle idee che ci dividono, e riconoscere con gioia che abbiamo tanto da imparare da qualcuno.
Per questo trovo meraviglioso che da oggi al 16 dicembre a Chiesa Nuova, uno dei centri nevralgici del centro della città che è al centro della cattolicità, si ospiti una mostra di icone della tradizione serba ortodossa sulla nascita di Gesù: qui sarà possibile vedere il primo presepe in ceramica realizzato secondo i principi ortodossi.
Non lasciatevela scappare: l’ingresso è libero, se passate dal centro vi infilate a Chiesa Nuova uno di questi quattro giorni, dalle 14.30 alle 18: nell’orario della mostra ci sarà un’iconografa che scriverà un’icona secondo i canoni della tradizione medioevale, seppur modernizzata. Il 15 dicembre alle 16 i curatori della mostra saranno disponibili al pubblico, in un incontro, insieme alla ceramista che ha realizzato il presepe. Credo che saranno ammesse tutte le domande stupide (sennò venite a cena da me stasera, che gliele facciamo in privato).