La preghiera dei giusti è un mezzo di comunicazione con Dio

Prosegue
la catechesi sulla preghiera tenuta da Papa Francesco nella
Biblioteca del Palazzo Apostolico, che
oggi si concentra sulla preghiera dei giusti.

Secondo
il Pontefice la preghiera è un “argine”, il rifugio
dell’uomo
davanti
all’onda di piena del male che cresce nel mondo
”.
Bisogna pregare anche per
“essere salvati da noi stessi”
che siamo spesso in balìa dei nostri sentimenti e istinti. Vediamo
infatti nella Bibbia alcuni personaggi preda di loro stessi, come i
primi genitori Adamo ed
Eva
presi da “deliri
di onnipotenza”
vittime di una
“tentazione […]
ambizione che entra nel cuore”; o
ancora Caino e Abele,
due fratelli il cui cuore del primo è vittima del male e
dell’invidia verso il secondo.

Dopo
questi leggiamo di un altro sentimento che purtroppo ci appartiene ma
va combattuto: la vendetta.
“Io
mi faccio giudice della situazione. E così il male si allarga a
macchia d’olio”.

Ed è in questo contesto che si introduce la preghiera, che si
capisce la sua importanza. In un mondo di violenza “ci
sono persone capaci di pregare Dio con sincerità, capaci di scrivere
in modo diverso il destino dell’uomo”.
Pregare
per farci ascoltare da Dio, per essere aiutati e per aiutare gli
altri: “gli
oranti delle prime pagine della Bibbia sono uomini operatori di pace:
infatti, la preghiera, quando è autentica, libera dagli istinti di
violenza ed è uno sguardo rivolto a Dio, perché torni Lui a
prendersi cura del cuore dell’uomo”
queste
le parole di Bergoglio, che continua
“la preghiera è una catena di vita, sempre: tanti uomini e donne
che pregano, seminano vita”.
E’
la sua potenza,
la preghiera coltiva aiuole di rinascita in luoghi dove l’odio
dell’uomo è stato capace solo di allargare il deserto”.

Pregare
è un mezzo di comunicazione diretta con Dio “attira
il potere di Dio e il potere di Dio sempre dà vita: sempre. È il
Dio della vita,
e fa rinascere.”

L’articolo La preghiera dei giusti è un mezzo di comunicazione con Dio sembra essere il primo su .