Monastero wi-fi del 19 ottobre, ultima chiamata! #monasteroWiFi

di Costanza Miriano

Fermare il frullatore in cui vivo e mettere ogni giorno in fila le cose, dare lo spazio e il tempo a Dio, a mio marito, ai nostri figli, smettere di rincorrere le urgenze e prendermi la parte migliore, dare le energie e le risorse – affettive, economiche e via dicendo – a ciò che conta davvero. Credo che la mia emergenza spirituale sia il discernimento: giudicare le cose che mi succedono, le mie emozioni e i sentimenti, giudicare a cosa accordare il mio tempo e le forze, a cosa togliere risorse. Ognuno ha la sua fatica ed emergenza spirituale se vive seriamente, cioè facendo un lavoro su di sé, stando presente a quello che vive, con gli occhi interiori bene aperti, senza cedere troppo spesso all’addormentamento (tanto lavoro per l’industria dell’intrattenimento). Però è un combattimento spirituale, e servono le armi (cioè, voglio dire, anche con le armi non è affatto detta che si vinca, ma disarmati si perde proprio facile facile).

La prima arma è l’ascolto della Parola di Dio: da lì parte tutto, visto che la fede viene dall’ascolto, come dice san Paolo. Per questo, dopo esserci incontrati il 19 gennaio scorso a san Giovanni in Laterano per dirci che la vita spirituale va coltivata, che merita investimenti di intelligenza e tempo, che bisogna imparare un ritmo di vita spirituale, ci troviamo di nuovo sabato prossimo, questa volta a san Paolo fuori le mura (perché a san Giovanni c’è la manifestazione della Lega), per ascoltare qualche parola umana sulla Parola che salva. Sotto gli occhi di tutti i Papi della storia della Chiesa Cattolica (la basilica ha tutti i loro ritratti nei bolloni, come li chiamavano le mie figlie), da Pietro a Francesco e Benedetto XVI, saremo almeno in duemila, finora, ma la basilica è grande (e quasi tutti i romani che conosco ancora non si sono iscritti, perché si sa che il romano tendenzialmente non programma, ne so qualcosa io che ne ho sposato uno). (E daje, fatelo! Scrivete a [email protected])

Riepiloghiamo per i non iscritti. Tanta gente in giro mi chiede “come faccio a far parte del monastero wi-fi?”. Se lo desideri, già ci sei dentro, perché non siamo un’organizzazione, non ci si iscrive, non ci si affilia, non c’è una tessera né tanto meno una quota di iscrizione. Chiunque cerca Dio e si sente in sintonia con noi, è già confratello, anche se non può venire al Capitolo generale. Ovviamente per fortuna i cercatori di Dio sono tantissimi nel mondo, e la Chiesa offre vie e percorsi per tutti i cuori, per tutte le storie. Ci sono movimenti, cammini, spiritualità di diversi tipi. Qui non c’è un leader, non c’è un fondatore, ma il desiderio di farci compagnia, nella Chiesa (tutti i movimenti che conosco hanno questo amore speciale e fedeltà totale alla Chiesa). Sappiamo bene che non è una giornata che cambia la vita, per quanto meravigliosi siano i consacrati che parleranno. E’ più che altro un momento in cui incontrarsi, scambiarsi un incoraggiamento da utilizzare in tempo di carestia, quando ci sentiremo soli o quando saremo scoraggiati.

L’idea è nata così: alcune amiche di tutta Italia mi hanno chiesto di passare una giornata a Roma a pregare insieme e io mi sono detta “vediamo se riesco a mettere insieme alcune delle persone di fede da cui mi sono alimentata io, in modo da farle conoscere anche a quelli che si sono fidati di me”. Per quanto mi riguarda tutto quello che ho capito l’ho scritto nei libri (in particolare, su questo tema, in Si salvi chi vuole), non ho molto da aggiungere sull’argomento, e non ho certo il carisma della predicatrice. Credo inoltre che le donne nella Chiesa debbano fare come Maria, non come gli apostoli: accogliere, accompagnare, fare un pezzo di strada fianco a fianco con chi non ce la fa.

Il resto è una storia che chi legge questo blog già conosce: all’inizio dovevamo essere un gruppetto di amici in una parrocchia, poi la cosa ci è sfuggita di mano, e ci siamo ritrovati in duemila nella basilica più importante di Roma e del mondo. Visto che questa idea, dunque, rispondeva evidentemente a un bisogno di tante persone che in giro per l’Italia (e non solo) desiderano una compagnia spirituale, visto che si è creata una comunione tra noi che abbiamo organizzato (Monica la bionda per prima) e tante persone che ci hanno offerto aiuti di ogni tipo, visto che nel frattempo tanta gente ha ripreso a pregare con più vigore, a volte da soli a volte in piccoli gruppi in giro in tante città – da Reggio Calabria a Torino passando per tutto il paese – abbiamo pensato di andare avanti. Su suggerimento del Cardinale si farà un incontro all’anno: questa volta la Parola di Dio, il prossimo la preghiera, poi la confessione, l’eucaristia e il digiuno (quello sarà più facile da organizzare, senza pausa pranzo!), cioè uno per ciascuno dei cinque pilastri della vita spirituale.

Ma veniamo a noi: sabato 19 ottobre ci si vede a partire dalle 9 (ma la chiesa apre alle 7), per cominciare con le lodi alle 9.15 guidate da don Alessio Geretti. Nel frattempo speriamo che tutti riescano a entrare velocemente. A questo fine riceverete, tutti voi che siete iscritti, un badge che vi permetterà di entrare da un ingresso riservato. I poliziotti all’ingresso potrebbero anche chiedervi un documento per verificare che il nome sul badge sia il vostro. Una volta entrati, prendete posto in una delle sedie che avremo fatto disporre in base al numero degli iscritti, per cui ancora una volta vi preghiamo di provvedere all’iscrizione ([email protected]), che è gratuita. Su ogni sedia ci sarà una busta con dei regali che abbiamo ricevuto e che vogliamo condividere con ciascuno di voi, però anche quelli sono in base agli iscritti, per cui vi preghiamo di prendere ciascuno solo la propria busta. Ci sarà comunque in fondo una postazione per prendere altre copie da portare a qualcuno che non è potuto venire, ma è giusto che prima abbiano la precedenza quelli che hanno fatto il viaggio. Dopo il saluto iniziale, che sarà alle 9.45, si parte alle 10 con la prima catechesi, di padre Maurizio Botta, sulla Parola come seme da coltivare (venite armati di taccuino, comunque tutto sarà registrato, e si potrà seguire in diretta sulla pagina di Aleteia, che linkeremo anche da qui; faremo inoltre anche delle registrazioni che rimarranno qui sul blog). Alle 10.30 sarà la volta di suor Fulvia Sieni, che ci parlerà della Parola di Dio che matura e trasforma la vita, e poi don Vincent Nagle, sulla Parola, cioè Gesù Verbo di Dio, che muore. Al termine chi vuole potrà fare o rinnovare la sua consacrazione al Cuore Immacolato di Maria, e poi alle 11.45 la messa celebrata da don Fabio Rosini. I ministri straordinari se possono aiutarci saranno molto graditi, visto che bisognerà sfamare almeno 2000 persone, e riceveranno al momento indicazioni su come disporsi. Chi ha una voce decente e la sa usare (io no) per la messa può spostarsi e andare a comporre il coro, questi sono i canti che abbiamo scelto per la messa:

INGRESSO: Canto dell’amore  ALLELUIA: Passeranno i cieli  OFFERTORIO: Benedetto sei tu SANTO: Frisina COMUNIONE: Chi ci separerà , Come la pioggia e la neve  FINE: Salve Regina 

La pausa pranzo sarà di un’ora e un quarto. I più secchioni possono rimanere al posto a pregare il Rosario, quelli umani possono andare a mangiare un panino negli spazi che vi indicheremo (dipende anche dal tempo, se abbiamo dei pregatori col carisma del meteo si mettano al lavoro, please). C’è un bar interno, e ci sono anche locali nei dintorni (tra cui un Mac, a cui noi mamme ritardatarie debosciate dobbiamo tante serate salvate, vero? ditemi che è stato così anche per voi!). Noi comunque suggeriamo di venire paninomuniti per evitare file e snellire i tempi. Del bar si può comunque approfittare per caffè e bibite. Si riprenderà intorno alle 14 (da mesi litighiamo perché io non voglio parlare, le amiche insistono perché io faccia un breve saluto, non so come finirà la faida), poi alle 14.20 sarà la volte di padre Antonio Maria Sicari che parlerà della Parola fatta carne nei santi. Poi una importantissima catechesi su come imparare a scrutare la Parola: per chi non sa come si fa (io) preziosissima per imparare un metodo, e imparare a prenderci davvero la parte migliore ogni giorno. E’ il momento del nostro “padre”, don Pierangelo Pedretti. Infine, concluderemo con don Antonello che ci introdurrà brevemente all’adorazione silenziosa (questi i canti Come tu mi vuoi  e Adoramus Te Domine ). Alle 17 dobbiamo aver lasciato la basilica sgusciando via come anguille (o mettete qui un animale più veloce e sgusciante, per la similitudine più adeguata) per rispettare gli orari dei monaci benedettini, che saranno già abbastanza provati a causa della nostra presenza.

Questa giornata ha dei costi che però grazie alle offerte arrivate (grazie grazie grazie a delle persone generosissime che vogliono mantenere l’anonimato) siamo già quasi riusciti a coprire, anche avendo pagato i biglietti per i viaggi a chi faceva un po’ fatica a provvedere da solo, come si fa tra fratelli. Per cui ci teniamo a ribadire che nessuno deve sentirsi obbligato a pagare nulla. Chi invece volesse e potesse offrire qualcosa, sappia che quanto rimarrà andrà ai nostri fratelli che soffrono la fame e la persecuzione a causa della fede, per le mani del Cardinal De Donatis, vicario di Roma, e di Aiuto alla Chiesa che soffre, che sostiene i cristiani perseguitati a causa della loro fede. Chi invece non può farlo al momento, potrà sempre provvedere in seguito, dando soldi oppure tempo, ricordando che il frutto della vita spirituale deve essere sempre carità concreta, che è la cartina tornasole che ci dice se la conversione che stiamo vivendo è autentica.

Nota tecnica: chi non dovesse avere ricevuto la mail riepilogativa inviata agli iscritti oggi pomeriggio, ne richieda l’invio: ne sono tornate indietro diverse, probabilmente a causa di indirizzi sbagliati. Grazie!

 

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