All’Udienza, ancora forzatamente
lontano dalla gente e trasmessa in streaming, Papa
Francesco affronta la quinta delle Beatitudini, che recita: “
Beati i misericordiosi perché troveranno misericordia”, in cui
c’è una “reciprocità del perdono”, tema ricorrente in
tutto il Vangelo.
E
“non
potrebbe essere altrimenti”
spiega, perché “la
misericordia è il cuore stesso di Dio!
Gesù dice: Non giudicate e non sarete giudicati; non condannate e
non sarete condannati; perdonate e sarete perdonati”.
Anche
se a volte sembra difficile, non possiamo esimerci, dobbiamo
sforzarci poiché “saremo
misurati con la misura con cui misuriamo gli altri”.
Abbiamo tutti
qualcosa da farci perdonare,
nessuno è perfetto. “Ogni
persona sa di non essere il padre o la madre che dovrebbe essere, lo
sposo o la sposa, il fratello o la sorella che dovrebbe essere. Tutti
siamo “in deficit”, nella vita. E abbiamo bisogno di
misericordia” ma
“da soli non possiamo, ci vuole la
grazia di Dio,
dobbiamo chiederla.”
Del resto, questa esortazione la troviamo proprio nella preghiera modello che ci ha insegnato Gesù nel suo sermone, il Padre nostro, che recita “rimetti a noi i nostri debiti come anche noi li rimettiamo ai nostri debitori” il che sta a significare che “Se voi infatti perdonerete agli altri le loro colpe, il Padre vostro che è nei cieli perdonerà anche a voi; ma se voi non perdonerete agli altri, neppure il Padre vostro perdonerà le vostre colpe ”.
E
da questo possiamo capire che “se
la quinta beatitudine promette di trovare misericordia e nel Padre
Nostro chiediamo la remissione dei debiti, vuol dire che noi siamo
essenzialmente dei debitori e abbiamo necessità di trovare
misericordia!”
E
dove la possiamo trovare? “Accogliendo
l’amore del Padre”
, infatti
“la misericordia è il centro della vita cristiana: non
c’è cristianesimo senza misericordia
[…]
la misericordia è l’unica vera meta di ogni cammino spirituale.
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