Perdere il senso di vivere è la grave minaccia nei Paesi sviluppati

All’Udienza Generale Papa Francesco, arrivato con 500 ispettori di polizia, racconta il viaggio in Thailandia e Giappone: un dono del quale sono tanto grato al Signore. Dopo aver ringraziato il popolo tailandese e il popolo giapponese dell’accoglienza il Santo Padre ha apprezzato molto la visita il quale ha accresciuto la sua vicinanza e il suo affetto per questi popoli: Dio li benedica con abbondanza di prosperità e di pace.

In Tailandia Francesco incontra il Re, il Primo Ministro e le altre Autorità ed ha reso omaggio alla ricca tradizione spirituale e culturale del popolo Thai, il popolo del “bel sorriso”. Dopo aver incoraggiato a vivere in armonia ed ha risolvere i problemi di sfruttamento il Santo Padre si è recato in visita al Patriarca Supremo dei buddisti confermando la reciproca stima iniziata da tempo e perché crescano nel mondo la compassione e la fraternità.

La Chiesa in Tailandia si limita ad aiutare i malati e agli ultimi con l’Ospedale Saint Louis. Ma ci sono anche sacerdoti e persone consacrate, vescovi, e confratelli gesuiti. A Bangkok il Papa celebra la Messa con tutto il popolo di Dio nello Stadio Nazionale e poi con i giovani nella Cattedrale.

In Giappone il Papa arriva alla Nunziatura di Tokio accolto dai Vescovi del Paese, con i quali ha condiviso la sfida di essere pastori di una Chiesa molto piccola.

Proteggere ogni vita” questo è il monito del Papa dopo aver visto un Paese che porta impresse le piaghe del bombardamento atomico ed è per tutto il mondo portavoce del diritto fondamentale alla vita e alla pace. Dopo aver condannato le armi nucleari ed ogni ordigno bellico il Santo Padre ha elogiato i giapponesi che hanno dimostrato una straordinaria capacità di lottare per la vita anche dopo gli ultimi eventi drammatici: terremoto, tsunami e incidente alla centrale nucleare.

Papa Francesco continua il discorso ricordando di non perdere il senso della vita: Per proteggere la vita bisogna amarla, e oggi la grave minaccia, nei Paesi più sviluppati, è la perdita del senso di vivere.

Poi il Papa incontra i giovani ascoltando le loro domande e i loro sogni incoraggiandoli ad opporsi insieme ad ogni forma di bullismo, e a vincere la paura e la chiusura aprendosi all’amore di Dio, nella preghiera e nel servizio al prossimo.

Conclude Francesco: Ho auspicato una cultura di incontro e dialogo, caratterizzata da saggezza e ampiezza di orizzonte. Rimanendo fedele ai suoi valori religiosi e morali, e aperto al messaggio evangelico, il Giappone potrà essere un Paese trainante per un mondo più giusto e pacifico e per l’armonia tra uomo e ambiente.

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