Un pasto caldo fa la differenza, così la mensa per i bisognosi diventa delivery

Nonostante la situazione difficile, c’è chi non si dimentica dei senzatetto o delle persone in difficoltà, così la mensa per i bisognosi si trasforma in delivery

Da Londra, Laura Salmon di 31 anni, volontaria del progetto Food Cycle, che trasforma il cibo in eccesso destinato alla discarica in pasti per le persone affamate, racconta di come questo momento difficile e di grande crisi renda molto più importante la condivisione e l’aiuto verso il prossimo.

Di solito Laura il venerdì sera fa la volontaria presso una mensa scolastica, dove il cibo sprecato da supermercati si trasforma in una cena completa per famiglie intere in difficoltà. In più di un anno che fa la volontaria, ha piano piano capito che il centro di tutto non è solo di cibo, ma sono le persone

Infatti per qualcuno, avere un posto dove andare a mangiare, in mezzo ad altre persone, avere un luogo in cui condividere, sentire l’affetto del personale volontario e di altre famiglie che stanno vivendo le stesse difficoltà è fondamentale nella propria vita

Infatti Laura racconta che molte persone che usufruiscono della mensa, hanno gravi problemi di salute, e che quindi sono molto più esposti al virus, per questo l’ultima cena poco prima del lockdown è stata molto diversa dalle altre…

Parlando con le tante persone presenti alla mensa, Laura ha capito che, anche con la quarantene e le restrizioni, non poteva abbandonarle, non poteva abbandonare le tante persone che avevano bisogno d’aiuto e vedevano la mensa come un punto di riferimento,

infatti racconta al sito Positive.News:

“Queste persone mi raccontavano di come quel pasto fosse il primo dopo vari giorni, o come che fosse l’unico piatto nutriente che avevano mangiato quella settimana.”

– Laura Salmon

Laura Salmon

Allora, appena annunciato il lockdown, Laura e gli altri ragazzi dell’associazione Food Cycle, hanno deciso che non potevano fermarsi e si sono ingegnati per portare comunque avanti la loro mensa;

ogni Venerdì sera, invece di passare la serata a cucinare e a mangiare con le famiglie bisognose e gli altri volontari, i ragazzi cucinano e impacchetta scatole di cibo che poi portano direttamente a casa delle persone più bisognose

Laura racconta:

“Anche se mio marito sia un ottimo partner, vedere qualcun altro oltre a lui mi fa sentire bene: mentre preparo le scatole di cibo, penso alle persone che le riceveranno; ogni sorriso e ringraziamento che riceviamo per noi è una vittoria!

Un bellissimo modo per continuare a fare del bene anche in questo momento di emergenza sanitaria, che ci dimostra che, come si stanno trasformando tantissime attività, anche quella della mensa per i bisognosi può cambiare forma, rimanendo se stessa

Sono storie come queste che ci fanno realizzare a quanto siano speciali i momenti di condivisione e di gioia con persone a noi care!

di Jasmina Najim

Fonti e immagine: foodcycle

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