Via Crucis, la preghiera che conduce al segreto di Dio

di Costanza Miriano

Io questa cosa del nostro Re potentissimo, anzi Onnipotente, che poi finisce attaccato mani e piedi a una croce e senza anestesia, dopo atroci sofferenze, non è che la capisco tanto. Eppure credo che lì stia il mistero, il cuore più profondo della nostra fede. Lì è lo scandalo per noi, eppure lì sta la Verità che cerchiamo, e pare che se non si passa di lì non ci si arriva.

Ogni Quaresima mi propongo di pregare più seriamente la Via Crucis, perché so che lì sta il segreto. Non sempre rispetto i miei buoni propositi, perché alla fine, in fondo, mi piace più un Gesù che mi risolve i problemi, uno che non mi porta via la vita, ma che mi aiuta a viverla meglio come dico io (cioè in realtà peggio). Diciamo che io me la organizzo e la sistemo come meglio credo, la mia vita, poi mi rivolgo a lui se qualcosa non va. Ma uno che ti capovolge la capoccia, che ti dice di prendere la croce, uno così mi stravolge troppo, e il fatto che dica che il giogo è soave non è che mi convinca troppo.

Eppure le storie dei martiri ci fanno intravedere che c’è un altro modo di vivere, che quando capisci il tesoro che è stare con Dio, la sofferenza non solo ti sembra dolce, e puoi morire sorridendo come san Policarpo o come Chiara Corbella Petrillo e migliaia di altri, ma è anche l’unica via per conoscerlo.

Insomma, la Via Crucis è davvero la preghiera più preziosa, quella che conduce al segreto di Dio.