Per l’Amazzonia, come altrove, occorre andare alla radice del problema

Lettera a Il Foglio di Luca Del Pozzo

Al direttore – E’ vero, il celibato sacerdotale non è un dogma di fede. Ed è altrettanto vero che da sempre tra gli uomini di Dio ha allignato la lussuria (uno piuttosto ferrato sull’argomento si chiamava Lutero). Per carità, nulla di cui scandalizzarsi. Per dire, un mio vecchio professore di Diritto canonico era solito ricordare una battuta molto in voga ai tempi in cui frequentava il seminario, che più o meno suonava così: “La castità sacerdotale è una virtù che si tramanda di padre in figlio”.

Ma né l’umana debolezza, né tanto meno – come vorrebbe certa narrativa – il legame tra celibato e pedofilia (fenomeno questo, per altro statisticamente irrilevante, legato piuttosto all’omosessualità, questa sì dilagante, tra le fila del clero) o la crescente carenza di sacerdoti, in Amazzonia come altrove, sono buoni motivi per rivedere la disciplina del celibato. Tra l’altro, anche laddove – vedi le comunità protestanti – del celibato non c’è manco l’ombra, non solo non risulta che tali comunità (in primis in Germania) brillino per una fede da fare invidia, ma quel che più conta non si è arrestata ed anzi è sempre più grave l’emorragia dei fedeli. Vorrà dire qualcosa? In tale ottica non si può non plaudire l’esortazione apostolica “Querida Amazonia” che non ha aperto ai viri probati come auspicava il documento finale del Sinodo. Per l’Amazzonia come altrove occorre andare alla radice del problema. Se c’è carenza di preti, e fermo restando che l’eucarestia non è un diritto, la soluzione non è abbassare l’asticella – magari pensando in questo modo di arginare, soprattutto in Sudamerica dove il fenomeno è dilagante, l’esodo di massa dei cattolici verso la sponda evangelica rincorrendo i protestanti sul loro stesso terreno – ma riproporre il Vangelo nella sua integralità, senza sconti, senza addolcire la pillola, senza compromessi di sorta. Prova ne sia, lo abbiamo già detto ma vale la pena ribadirlo, che laddove il Vangelo viene proposto e vissuto in maniera autentica e seria (vedi i movimenti laicali ecclesiali) le vocazioni fioriscono a migliaia. Altrimenti si rischia di mettere una toppa peggiore del buco. I vescovi tedeschi sono avvisati.

Luca Del Pozzo