Il Santo Padre ricorda l’importanza di commuoversi per i fratelli

Quest’oggi il Santo Padre ha tenuto la Santa Messa nel campo
diocesano di Soamandrakizay. Più di un milione di fedeli si sono recati nella
periferia di Antananarivo per seguire la celebrazione tenuta dal Pontefice e
per ascoltare le sue parole. Molti di loro hanno raggiunto il luogo della
celebrazione la sera prima e tante altre persone si sono poi aggiunte oggi
prima dell’inizio della Messa.

La Messa di oggi è stata un’altra tappa del viaggio
apostolico del Papa in Mozambico ed è stata sfruttata dal Pontefice come
occasione perfetta per esortare i fedeli a non occuparsi solo del proprio
“piccolo mondo”
, invitandoli invece ad “alzare lo sguardo”. Ciascun
fedele dovrebbe cercare di aprirsi ai suoi fratelli, con l’obiettivo ultimo di
rivedere la propria esistenza e di mettere Dio al centro di tutto.

Il Santo Padre ha voluto trasmettere il messaggio che non
basta pensare al Signore, ma bisogna puntare alla “rinuncia cristiana”.
Sono proprio le parole del Vangelo letto durante la celebrazione odierna a ricordare
questo concetto: “Se uno viene a me e non mi ama più di quanto ami suo
padre, la madre, la moglie, i figli, i fratelli, le sorelle e perfino la
propria vita, non può essere mio discepolo
”.

Il Papa ci esorta a non rinchiuderci nel nostro piccolo mondo
e a non dare importanza solo ai legami di sangue ed ai nostri amici. Dovremmo
invece vedere il prossimo come fratello e capire l’importanza di “commuoversi
per la sua vita
”, stando alle parole dello stesso Pontefice.

Un altro messaggio centrale che si evince dalle parole del
Pontefice è di fare attenzione a non strumentalizzare il nome di Dio. Il
Signore non può essere sfruttato per avvalorare le proprie credenze e per
rafforzare la propria ideologia.

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