Sesso, bugie e modernità

di Costanza Miriano
Mi pare che la maggior parte dei commenti sulla violenza sessuale – a parte quelli deliranti che prendono la palla al balzo per condannare tutti gli uomini in blocco, violenti fallocrati patriarcali bla bla – non parta dal presupposto vero. E cioè:
l’animo umano è un abisso.
E’ capace di male, anche del male più efferato, tutti, uomini e donne, seppure in modi diversi. Per il maschio la violenza fisica e sessuale è uno dei modi in cui il male si esprime, molto più che per le femmine.

Fino a qualche decennio fa l’esoscheletro della società borghese ci conteneva in qualche modo. Certo, con tanti limiti. A volte c’era ipocrisia, a volte sofferenza nascosta, però si era contenuti.
Il cuore umano però è fatto per la libertà (anche Dio ci vuole liberi) e, appena il benessere diffuso lo ha consentito, abbiamo buttato alle ortiche qualsiasi sorta di scheletro contenitivo, in nome della bugia illuminista della bontà umana, che ha partorito anche mostri come il comunismo (scusate la semplificazione, ma è per capirsi). La liberazione sessuale, in particolare, si nutre di questa balla: fai quello che vuoi e sarai felice. E invece vediamo una grande infelicità diffusa, tanta solitudine affettiva e scarsissima soddisfazione sessuale. Il porno in particolare è un’espressione di questa bugia. Si pensa che si possa guardare come un gioco, senza conseguenze, mentre invece devasta e dà dipendenza: il cuore umano, capace dell’abisso di ogni male, se stimolato ed esposto, e per di più fin da piccolo, a simili suggestioni, diventa capace di tutto. Tolti i freni, tutto è possibile. Dai casi estremi della violenza sessuale, a relazioni tossiche e infelici, e poi alla fine anche alla morte del desiderio, che è proprio l’opposto di quello che sperano i fruitori. E mi dispiace che nessuno (a parte noi oscurantisti medievali cristiani) levi mai una voce contro il porno, neppure tra le persone intelligenti: non serve a nulla l’educazione sessuale nelle scuole, non può assolutamente nulla contro la corazzata del porno, anzi (anche perché a scuola di solito insegnano come si mette il preservativo e quando iniziare la pillola).
La proposta cristiana, come sempre, è la più ragionevole e vera, perché corrisponde al cuore dell’uomo: è una via difficile ma bellissima, e spalanca abissi di bellezza e desiderio che i poveri “liberati sessualmente” neanche si sognano. Solo Cristo salva il cuore dell’uomo e lo rende capace di bene.