La Parola di Dio inizia a cambiarci da oggi se glielo permettiamo

Il Vangelo preso in esame all’Angelus è Luca 4,14-21, che racconta la prima predicazione di Gesù il quale dopo la lettura di un rotolo di Isaia dichiara “oggi si è compiuta questa Scrittura”.

Scrittura che parla proprio del Messia che porta un “messaggio di  consolazione e liberazione per i poveri e gli oppressi. È importante quell’ –oggi– perché indica il principio di ogni cosa. “Pronunciata dal Signore, indica un ‘oggi’ che attraversa ogni epoca e rimane sempre valido. La Parola di Dio sempre è ‘oggi’. Incomincia un ‘oggi’: quando tu leggi la Parola di Dio, nella tua anima incomincia un ‘oggi’, se tu la intendi bene.” Anche se è stata scritta migliaia di anni fa, è sempre attuale e parla al nostro cuore in ogni tempo.

Coloro che quel giorno ascoltano il Figlio di Dio fanno fatica a credergli ma nello stesso tempo sono colpiti dalle sue parole, diverse dagli altri maestri che lo hanno preceduto, che restano fredde e astratte. Allora come oggi. “La predicazione corre questo rischio: senza l’unzione dello Spirito impoverisce la Parola di Dio, scade nel moralismo o in concetti astratti; presenta il Vangelo con distacco, come se fosse fuori dal tempo, lontano dalla realtà.” Parole che non toccano i cuori di chi ascolta, l’anima, ma restano appunto solo parole, non sono parole di Dio, non scuotono le coscienze, non danno inizio a nulla.

La Parola di Dio, infatti, è viva ed efficace, ci cambia, entra nelle nostre vicende, illumina il nostro quotidiano, consola e mette ordine. Ricordiamoci: la Parola di Dio trasforma una giornata qualsiasi nell’oggi in cui Dio ci parla.”  Ed è per questo che il consiglio del Pontefice resta sempre lo stesso: portate con voi il Vangelo, leggetelo ogni giorno e date la possibilità alla Parola di Dio di entrare nel vostro cuore, di cambiare la vostra vita iniziando da oggi.

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